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Romanticamente pago per l’e-mail di Freemail!

Come già fatto a suo tempo da Libero, anche superEva ha deciso di far pagare l’accesso alla casella di posta via POP3, cioè col client di posta.

Da quando superEva ha acquistato Freemail il mio storico indirizzo (credo di avercelo almeno dal ’99) spherik@freemail.it è sotto la giurisdizione della suddetta (ovvero di DADA s.p.a.) e si riempie giornalmente di una quantità industriale di spam. Direi circa per l’80% della posta ricevuta. Però ogni tanto arriva qualche e-mail di un servizio sottoscritto chissà quando o da qualcuno che non ha aggiornato la rubrica. E mi spuntano i cuoricini (tecnologici) agli occhi! :D

Da circa un mese sto lì a guardare l’e-mail che mi ha notificato il cambio di policy dall’uno marzo e ripeto tra me e me: «Non pagherò mai per un servizio che consideravo rivoluzionario anche perché gratuito! E poi si chiama pure FREEmail! Questa e-mail perirà!».Ma il primo marzo il POP3 ha continuato a funzionare… Mi ci ero quasi abituato e mi stavo dimenticando della minacciosa e-mail di cambio policy… E invece oggi si è fermato. Ed è accaduto l’irreparabile: ho alzato la cornetta e mi sono abbonato per 10 € per un anno.

L’ho fatto solo per romanticismo, però!