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“Grand Theft Auto” e “Hot coffee”

Grand Theft Auto è un videogioco che ha sempre accesso discussioni. È uscito nell’ottobre del 1997 e, nelle sue ambientazioni a Liberty City, Vice City e (adesso) San Andreas, ha visto l’ascesa nella malavita dei suo protagonisti. L’obiettivo di fare carriera nella mala ha sicuramente contribuito alla cattiva nomea del gioco nella puritana America. Però piace: ha venduto 32 milioni di copie.

Le polemiche, negli anni, hanno riguardato la violenza, le parolacce, l’incitamento a colpire gli haitiani in una delle versioni e altri dettagli del gameplay.

L’ultimo capitolo si chiama San Andreas. Il protagonista, Carl “CJ” Johnson, deve fare le solite cose: furti, rapine, scippi, pestaggi ecc. È un gioco consigliato per gli adulti, insomma. In Europa PEGI dice che è raccomandato ai maggiorenni, ad esempio.

San Andreas è finito nell’occhio del ciclone in questi giorni negli Stati Uniti perché la trama prevede delle deviazioni e una di queste è particolarmente malvista. Il protagonista può mangiare, scommettere alle corse, andare in palestra, fare shopping e fare il playboy. Il problema consiste nel fatto che, grazie a Hot coffee (un add-on), CJ fa il playboy fino in fondo. :)

Gli americani si sono scandalizzati e si sta occupando della questione persino la senatrice Clinton (impegnata a ingraziarsi gli elettori puritani).

Esagerazioni.

Screenshot di “Hot coffee”

AGGIORNAMENTO: Luca mi segnala il video di Hot coffee. Ovviamente è V.M. 18.