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Silent party

Ieri sono andato al silent party a Monreale, a palazzo Cutò. Un silent party è una festa in cui…si sta in silenzio! Sono vietati tutti i comportamenti che creano rumore, non si può tenere il cellulare acceso, non si può fumare e non si può parlare. Si comunica con dei foglietti di carta, con i gesti e con gli sguardi. La festa era organizzata dal 54B studio di Palermo.

Si può pensare che si tratti di un’idea tutto sommato banale, però a me è piaciuto. È certamente un’esperienza imbarazzante e per alcuni fastidiosa. Io cerco sempre stimoli e credo di averne trovato qualcuno. Intanto gli studi sulla percezioni degli stimoli provenienti dall’ambiente sono veritieri. Penso in particolare al fatto che noi umani riusciremmo a gestire a livello cosciente da tre a sette stimoli contemporaneamente. Durante il silent party l’acustica decade. Si ascoltano suoni della natura e fruscii degli abiti. Quindi si fa più attenzione ad altri elementi. Per esempio ho notato molto i profumi e ho osservato meglio la luce negli ambienti.

Worth doing!