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Un weekend al Feudo Principi di Butera (Zonin)

Un weekend di maggio sono stato ospite, complice Marco Massarotto di Hagakure, al Feudo Principi di Butera a Riesi (Caltanissetta). Nelle terre di colui che fu il primo principe del Regno di Sicilia (guidava uno dei bracci del Parlamento siciliano) oggi la famiglia Zonin produce vini. Sono stato accolto e guidato da Antonio Cufari che è stato un perfetto padrone di casa (anche insieme a Irene Milazzo).

Feudo Principi di Butera (Zonin)

Quando vado a visitare realtà produttive parecchio lontane dal mio lavoro cerco di calarmi nel contesto e di comprendere il funzionamento dei processi. Farlo nella campagna siciliana e in un periodo in cui le viti crescono e non c’è troppa frenesia è stato molto piacevole. Per tutto il tempo avevo in mente un riferimento cinematografico, Il profumo del mosto selvatico, ambientato in una tenuta simile.

Appena arrivato ho visitato le vigne che si estendono per 180 ettari in un terreno chiaro e anche complesso da coltivare, ordinatissime e a perdita d’occhio. La notte ho dormito nelle camere ricavate in un antico baglio con i ranocchi che gracidavano e un cielo stellato fantastico. Una sera abbiamo cenato a Licata da L’oste e il sacrestano. Poi gli odori e i sapori in campagna sono diversi, che ve lo dico a fare?

Il secondo giorno ho visitato la cantina insieme a un gruppo di scalmanati altoatesini che hanno comprato di tutto. :) Il mosto segue un processo di durata più o meno lunga per diventare vino, passando da botti, barrique e recipienti. I vini migliori, i cosiddetti “millesimati” (Deliella, Calat e Sanrocco), necessitano di cure particolari che partono dalle vigne (dove l’uva viene coltivata in maniera meno intensiva e vengono selezionati i grappoli migliori) e passa per una fermentazione più lunga e laboriosa.

Feudo Principi di Butera (Zonin) - Cantina

L’imbottigliamento avviene in un’area apposita con una macchina capace di lavare la bottiglia, riempirla correttamente, tapparla, attaccargli l’etichetta e posizionarla sul pallet. Mi piacerebbe tornare in autunno e vederla in funzione, oltre a vedere la vendemmia. Mi hanno spiegato che la scelta del momento in cui si raccoglie è importantissima ed è una delle decisioni più delicate da prendere per chi vinifica.

Oltre a segnalare il vino Riesi non posso fare a meno di notare che il posto è molto bello e, se vi capita di passare da quelle parti quando le cantine vengono aperte al pubblico, va visitato.

Foto del weekend al Feudo Principi di Butera.