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Carote sbucciate, Shuttle, mafia, “flaky”, fantasmi…a New York

Sono tornato venerdì scorso da New York e, tuttora in pieno jet lag (stavolta m’ha fregato), volevo raccontarvi ancora qualcosa.

Sono stato alle prese con il mistero delle carote sbucciate: perché non se ne trovano così come sono in natura nei supermercati a New York? Non si sa. Anzi non è neanche vero perché alla fine da Fairway ce le avevano (e mi ha dato la dritta giusta il buon Riotta su twitter!).

Non sono riuscito a capire perché invece il personale medico gira con le divise in metropolitana e ovunque. Non è antigienico?

Sono stato a vedere l’Intrepid Sea, Air and Space Museum che è abbastanza bello da vedere. Hanno preso una portaerei della Seconda guerra mondiale, l’hanno rimorchiata e ancorata a Midtown ovest e c’hanno messo sopra aerei tra cui un Concorde e vicino un sommergibile che lanciava missili con testate nucleari. Ma dallo scorso 19 luglio c’è il “pezzo forte”: lo Shuttle Enterprise. Ho gia scritto altre volte che gli americani sono furbi come le faine nel cercare di musealizzare qualunque cosa abbiano realizzato nella loro breve storia ma ci sono rimasto un po’ male nel rendermi conto che si tratta di uno Shuttle un po’ sfigato perché:

Insomma, caro Shuttle, sei bello ma sei un po’ ‘na sola.

Space Shuttle Enterprise

A Little Italy si continua a giocare con i cartelli per i parcheggi e spunta la mafia… :(

Cartelli sul parcheggio a Little Italy

Ho imparato una parola nuova: “flaky”. Significa persona poco affidabile, procrastinatore, pigrone e, in particolare, uno che ti dice che farà qualcosa e non la farà mai, uno che ti dice che ci si vede presto e poi arriva in ritardo o non viene più. Mi ha fatto sorridere: mi ricorda tanti ma tanti palermitani. :)

Ancora una volta ho trovato una città estremamente sicura. I senzatetto sono indaffaratissimi a raccogliere bottiglie di plastica e lattine. Le portano a una macchinetta che gli dà in cambio soldi. Mi preoccupava di più la prospettiva di essere aggredito mentre avevo in mano una bottiglietta per fregarmela piuttosto che per il portafogli…

Se a Palermo i fantasmi più famosi sono la suora del Teatro Massimo, quelli delle Mura delle Cattive e dello Steri, quelli di piazza Caboto a Mondello ho scoperto che anche a New York si dice che ce ne siano: ad esempio nei cimiteri annessi alle chiese di Saint Paul (ce ne sarebbe uno senza testa), della Trinity Church dalle parti di Wall Street (c’è una tomba che, dicono, rida) e della vecchia Saint Patrick (si farebbe vedere il vescovo e non solo), a Washington Square dove impiccavano la gente, all’Empire State Building (quelli dei suicidi) e al Radio City Music Hall. Io non ne ho visti. :)

Il cimitero di Saint Paul

Brooklyn odora di cipolla. A Times Square, quando ti manca il mare, puoi finire a delirare…

E sul volo di ritorno un simpatico novantunenne americano che viaggiava da solo per Milano ha pensato bene di star male e ha gettato nel panico gli assistenti di volo Alitalia.

Arrivederci New York!

(crosspostato su Rosalio)