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Grecia campione d’Europa

Ieri ho avuto la fortuna di assistere a Grecia-Portogallo in casa di greci e mangiando delle robe greche di cui non ricordo neanche il nome, ma buone.

Io tenevo per il Portogallo e vi spiego pure il perché: ho ancora vivo il ricordo di Italia ’90 e dei sentimenti che possano esserci nello stato organizzatore di un grosso evento; peggio se in finale.

Comunque non mi dispiace affatto che abbia vinto la Grecia, perché i greci sono un po’ “sfigati” come gli italiani, sono mediterranei come i siciliani e non sanno vincere, o meglio, non sono abituati a vincere. Lo si avvertiva anche ieri in casa Couvaras, quando Charisteas ha dato la “cornata” giusta al pallone. Festa sommessa, non la tipica ola che avrebbe accompagnato il gol in Italia. Credo che la stessa cosa possa valere anche per i portoghesi. Invece la festa che i greci hanno fatto a place de la Bourse, qui a Bruxelles, è stata molto caciarona e mi ha coinvolto. Io quando vedo la gente felice mi faccio prendere subito.

E mi ha fatto piacere festeggiare anche insieme alla prossima direttrice dell’ufficio Ice di Bruxelles, che è una signora simpatica e raffinata e non si dà troppe arie.

Quella di ieri è stata una bella serata. Fora Hellas!