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La notte di Ferragosto

Praticamente per dieci anni ho trascorso la notte di Ferragosto al Sirenetta Beach di Isola delle Femmine.

Prima che iniziassimo le serate lì con la mia radio facevano un raduno un po’ anni ’60 con le chitarre e mai i falò, vietati sulla spiaggia palermitana. Ricordo l’entusiasmo dei ragazzi per quella serata, le dirette radio, l’anno in cui ad agosto mi venne la febbre per dieci giorni e me la persi, la gente che ho visto lì solamente una volta all’anno e che a volte è tornata a cercarmi quando ho iniziato a organizzarla da solo, i ragazzi entusiasti delle prime volte che crescono, si laureano e si sposano, il bagno di mezzanotte tra i fuochi d’artificio. E le luci, un’inizio sotto la pioggia con le mani al cielo, fino alla mascherata dello scorso anno con decine di ragazze travestite da arabe per vincere un viaggio in Tunisia.

Stanotte non sarò in quel posto. Ho deciso così. Però sarò con Dario che mi ha fatto da tecnico per tanti anni in spiaggia. È un segno di discontinuità. Questa serata ha segnato per tanti anni un punto in cui fare dei conti e, ricordandosi di sé l’anno prima, pensare a come si è cambiati. E, per certi versi, la fine dell’estate, perché finita questa settimana la gente inizierà pian piano a defluire, a tornare in città, a riprogettare le cosine dell’autunno. E tante volte il tempo dopo il 14 agosto non è più stato buono; è arrivata la pioggia.

Stanotte lavoro alla spiaggia libera di Capaci con Radio Time. Sì, saranno passati dieci anni e tante cose sono cambiate. Ma io sono sempre uno speaker e la gente vuole ballare. :)