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Palahniuk, Trude e le coincidenze

Quando nell’estate del 2004 stagiavo tra Roma e Bruxelles si verificava una strana coincidenza. Ritornava nelle mie giornate il libro Soffocare di Palahniuk. Lo vedevo in mano ai passeggeri della metropolitana, nelle vetrine delle librerie e ne leggevo sui giornali. Ok, direte, era appena uscito. Mi ha fatto saltare agli occhi la coincidenza il fatto che appena messo piede a Bruxelles l’ho visto, in italiano, in mano a un passeggero sull’autobus. Da allora ho cominciato a pensare che fosse strano e in effetti me lo sono ritrovato ancora davanti. Tornato a Palermo l’ho comprato e l’ho letto, eppure non ho trovato un messaggio particolare:la storia del libro mi somiglia poco o niente.

Da un po’ di mesi c’è un’altra coincidenza che mi insegue: io incontro Trude. Trude è una ragazza che ho conosciuto nel 2002 quando frequentavo la biblioteca del dipartimento di studi storici e artistici a Lettere. Appare per strada nei punti più disparati della città e non credo che si ricordi di me. E io mi chiedo se certe coincidenze abbiano un significato e se sia opportuno fermarla e parlarle un po’. Magari mi direbbe qualcosa, un messaggio, una parola significativa che io non immagino. E che forse non verrebbe mai, come quando pensavo di soffocare.

«Le coincidenze sono il modo che Dio usa per rimanere anonimo»

(Doris Lessing).