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Romite

Inseguo Roma da tanti anni e in alcuni momenti ho pensato davvero che la mia città debba essere questa. La luce la circonda mostrandomi un chiaro segnale. Eppure non è semplice.

È dolce e sensuale allo stesso tempo, ha tutto quello che io vorrei, è rassicurante quando mi sorride e mi accarezza chiamandomi per nome quando mi tiene dentro di sé. Ma è la sua stessa idea che mi avvelena e la sua vicinanza che mi turba. La sua bellezza risplende insopportabile per chi la osserva e io penso che la vorrei soltanto per me oppure che non la vorrei affatto, mentre fuggo via pieno di quel sentimento contrastante che stavolta sparge su di me: felice e malinconico, pieno di creatività, angosciato dal peso dell’imprevedibile destino che non so governare e che mi porta lontano o vicino da lei.

Roma cela un segreto e un universo interiore che ho soltanto sfiorato e che non comprendo appieno. Ed è nel momento in cui io ho quello che tutti vorrebbero e che qualcuno soltanto ha avuto, senza potere comunque regnare per sempre, che sono già via, immerso nei colori di un sole autunnale ancora caldo ma privato del suo calore.

Colosseo