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Di Maio o Salvini premier? Nel bipolarismo a tre chi tocca la palla avvelenata muore

Iniziano le consultazioni per la formazione del nuovo governo e raccolgo alcuni pensieri.

consultazioni (Natangelo)

Il bipolarismo a tre
Viviamo un momento (tanto per cambiare) di funzionamento anomalo per la democrazia italiana. L’impostazione mentale è bipolarista dopo aver rifiutato il pentapartitismo della prima Repubblica, la legge elettorale è *biiiip*, la realtà sul campo è quella di un bipolarismo a tre con Centrodestra, Cinque stelle e quel che rimane del Centrosinistra.

Lo spettro della grande Balena bianca
Anche stavolta è rinviata la grande ammucchiata al centro.

M5S+Lega ammazza Forza Italia e Partito Democratico
L’accordo tra MoVimento 5 stelle e Lega è in salita perché i numeri relegherebbero un Salvini che sgancia Berlusconi a junior partner e perché il MoVimento rivendica la presidenza del Consiglio con decisione. Il 37% degli italiani lo vuole. Ma se avvenisse potrebbe strappare voti/deputati a Forza Italia e Partito Democratico e ridisegnare totalmente lo scenario politico.

Chi tocca la palla muore
Vista la complessità delle problematiche politiche interne (situazione demografica, riforme strutturali bloccate, conti pubblici…) ed estere (sia rispetto a impatto della crisi rispetto al posizionamento economico del Paese e tema dell’immigrazione in uno scenario globale sia nel rapporto con i partner/paesi europei all’interno dell’Europa) chi tocca la palla da presidente del Consiglio muore o rischia di morire. Elettoralmente, s’intende. Si guardi a Berlusconi, Monti, Renzi.

In uno scenario del genere, considerato soprattutto l’ultimo punto, è davvero saggio impuntarsi nel ricevere l’incarico come fa Di Maio? A mio avviso no.

Scarto la considerazione che Di Maio si trova alla sua seconda legislatura e deve giocarsi l’unica chance ma se anche ricevesse un incarico, esplorativo o pieno, potrebbe dover ritornare al Colle con un nulla di fatto. Con quale piano B? Cedere a un governo di scopo con tutti dentro raccontandolo come una concessione al presidente Mattarella, di cui si dice di fidarsi a ogni comunicato?

Per il M5S troverei più sensato spingere per dare la presidenza del Consiglio a una personalità “terza”/di garanzia (Zagrebelsky? È piemontese e potrebbe piacere alla Lega; le sue uscite pro dialogo col Pd però non aiutano) in una prospettiva di governo di un paio d’anni, prendendo i ministeri che possano assicurare la realizzazione di punti programmatici come il taglio dei privilegi e della spesa superflua e il reddito di cittadinanza, ponendosi come scopo una legge elettorale in senso bipolarista maggioritaria e come prospettiva un bipolarismo tra Lega e MoVimento, “ammazzando” nel frattempo ciò che rimane della terza Repubblica. Persino cedere la presidenza a Salvini, a patto che sganci Berlusconi, potrebbe essere sensato. Sarebbe un premier “di minoranza”, gestibile in quanto gli si potrebbe staccare la spina in qualunque momento e, comunque vada, rivendicare la realizzazione dei punti programmatici dipendenti dai ministeri gestiti direttamente. Due anni e poi la sfida alle urne.

E se fosse Salvini a stare tentando la strategia della palla avvelenata? Di Maio premier, ministeri chiave alla Lega e…chi gioca la palla muore politicamente?

(murales di tvboy, vignetta di Natangelo)