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FIKA espresso bar, divieti, tombini e la casa di Madonna

L’esperienza americana volge al termine e ci sono ancora un paio di cose che vorrei raccontarvi.

Vi mostro uno dei bar più fotografati dai turisti italiani… :D

FIKA espresso bar

Sui divieti qui non si scherza. Non è che non si può posteggiare sulla Quinta: non si può nemmeno PENSARE di farlo! :D

Divieto di pensiero di parcheggio sulla Quinta strada

A Little Italy ci sono altri divieti legati al parcheggio…

Cartelli sul parcheggio a Little Italy

I tombini che fumano esistono! (pure con la ciminiera)

Tombino fumante

Essendo in vena di “scoop” sono andato sull’81esima Est (Upper East Side) a fotografare questa impalcatura.

La nuova casa di Madonna sull'81esima Est

Sotto c’è quella che sarà la prossima casa di Madonna. :D Pare che sia costata 32 milioni di dollari e che abbia 26 camere, 14 bagni, 13 camere da letto, nove camini, un garage, un giardino di 900 metri quadrati e la cantinetta per i vini. Madonna sta facendo aggiungere un piano e la palestra per 1,7 milioni di dollari.

Oggi si torna in Italia. «Stand clear of the closing doors, please»!

Le foto sono qui.

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Yoga a Times Square e al Central Park, FML, porte, ascensori e “really”

Come già annunciato sono stato non a uno ma a due eventi dedicati allo yoga qui a New York. Il primo era Solstice in Times Square. Concentrandosi si riusciva a fare yoga tranquillamente, però devo ammettere che aprire gli occhi e vedere i cartelloni di Times Square faceva un effetto molto strano. È un’idea felice, anche se i puristi storceranno il naso per la conduzione della classe un po’ da party con vari «say yeah».

“Solstice in Times Square”
(foto scattata da asterix 611)

Il giorno dopo invece è toccato a Yoga at the Great Lawn, altro evento con diecimila (!) persone che hanno partecipato a un’unica classe sul pratone al Central Park.

Purtroppo la pioggia ha rovinato tutto e ci siamo bagnati di brutto… L’organizzazione lasciava a desiderare e molti hanno fatto un namastie‘ alla fine. :D

Tra le varie battaglie civiche dei newyorchesi ce n’è una veramente assurda: si sono scagliati contro la combinazione di lettere FML sui cartelli della metropolitana. In sostanza esistono le linee F, M ed L ma FML in sequenza può essere l’acronimo di “Fuck My Life” che non è esattamente una bella frase. Nei giorni scorsi il portavoce della Metropolitan Transportation Authority, che gestisce i trasporti urbani, ha dichiarato che cambieranno l’ordine delle lettere. Quando i servizi funzionano ci si può dedicare a queste cose da maluchiffari

FML - LFM
(foto tratte da 2nd Ave. Sagas)

Per quanto riguarda le piccole cose ci sono ancora due differenze fondamentali che ho notato. Le porte dei negozi e i portoni dei palazzi si tirano per entrare e si spingono per uscire. Non vanno quasi mai in due direzioni né si spinge per entrare (come spesso avviene in Italia). La craniata è assicurata. In ascensore invece non ci si dispone praticamente quasi mai in cerchio con le spalle alle pareti ma si danno spesso le spalle agli altri, allineati verso l’uscita. Nelle conversazioni tendono a ripetere all’inverosimile e con un tono fastidiosissimo «really?». E sì, really! Altrimenti che te lo dicevo a fare? :D

Ah, manca una settimana e mi riavrete tra i piedi…e pure molto agguerrito! :D

(crosspostato su Rosalio)

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Voglia di mare, Rudy Giuliani, Pulitzer e J.Lo e yoga a Times Square

Sono da un mese negli Stati Uniti e la voglia di mare comincia a farsi sentire. So che mi manderete a quel paese ma mi avevano già detto questa cosa: quando l’orizzonte è costituito per un lungo periodo da palazzi, vetro e cemento un palermitano comincia a diventare malinconico e a cercare le colline dietro e il mare davanti. Per fortuna c’è il Central Park che permette di riprendere fiato.

Central Park

I newyorchesi hanno avuto due fortune con i sindaci: non hanno avuto un Ciancimino che ha avallato la cementificazione selvaggia, con l’aggravante della distruzione delle ville Liberty, e senza pianificazione di parcheggi e verde e hanno avuto Rudy Giuliani che con la sua Zero tolerance dal 1994 al 2001 ha bonificato New York e l’ha resa sicura. Sono tornato a casa di notte in metropolitana e devo riconoscere che le città italiane sono meno sicure.

Nella città del melting pot può davvero capitare di tutto: ho beccato un apparente peruviano sulla 43esima che suonava con il tipico flauto…Con il nastro rosa di Lucio Battisti! :O

Ricordate il portiere calvo e truce che mi aveva bloccato all’ingresso del palazzo? Ieri mi ha chiamato amichevole per…prendermi per il culo per la figuraccia dell’Italia con la Nuova Zelanda!…

Piccole curiosità: nella via dove abito, la 73esima Est, ha abitato Joseph Pulitzer, il giornalista ed editore che dà il nome al più importante premio giornalistico; la linea 6 della metropolitana, che prendo spesso, era utilizzata da Jennifer Lopez quando era ancora Jenny from the block (il Bronx) per andare a studiare danza e il suo disco di debutto si chiama, appunto, On the 6.

Jennifer Lopez - “On the 6”

Qui a New York mi sono iscritto a yoga da yogaworks (ve la consiglio, ne vale davvero la pena) e oggi ci sarà un evento pazzesco legato al Solstizio d’estate: Solstice in Times Square. Praticamente si potrà fare yoga con il materassino srotolato nel bel mezzo del posto più commerciale e frenetico del mondo (le foto dello scorso anno)! Questa sarà da raccontare.

Alla prossima!

Le foto sono qui

(crosspostato su Rosalio)

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