La recensione di “Ready for the weekend” di Calvin Harris
Esce oggi il nuovo album dello scozzese Calvin Harris, Ready for the weekend. Due anni fa I created disco è stato parecchio apprezzato (disco d’oro) anche per singoli come Acceptable in the 80s e The girls e per il sound che strizzava l’occhio agli anni ’80 eppure era attuale. Il secondo disco è sempre il più difficile…l’ho ascoltato in anteprima e ve lo racconto. :)
Calvin ama le tastiere e si nota fin dall’inizio da The rain…poi arrivano il sax e il bassone electro, l’organo e la voce; la seconda traccia è anche il secondo singolo e la title track (notevole anche la voce di Mary Pearce). Il video è figo e segnalo anche un esperimento interessante, Humanthesizer: Calvin “suona” delle modelle! :)
Si passa per le energetiche Stars come out e per You use to hold me per arrivare a Blue che fonde la chitarra iniziale (suonata come sample) con suoni 8-bit (che io amo già da un po’…se vi piace non perdete Bit Shifter). La traccia successiva è il primo singolo estratto che suona da mesi e che ritengo un vero capolavoro, I’m not alone…parte pop e poi entra un synth da paura decisamente trance; se non l’avete mai ascoltata è il momento. Si continua con Flashback e Worst day insieme all’eclettico rapper Izza Kizza. Il ritmo cala con Relax e risale con Limits (dove l’Auto-Tune è usato con intelligenza, non alla Kanye West), poi Burns night (strumentale). La traccia seguente è Yeah yeah la la la, quella delle Coke Creatures della Coca-Cola, poi c’è Dance wiw me (gran momento insieme a Dizzee Rascal) e si chiude strumentale con 5iliconeator (molto rilassante).
In sintesi: il disco merita, malgrado qualche traccia “riempitiva”, e Calvin Harris è un genio!
Per finire una nota su Harris e i social media: pare che i discografici abbiano notato il talento di Calvin su MySpace e il suo uso del web, dei feed RSS e dei social network è intensivo e intelligente; è anche su twitter e risponde a chi gli scrive. È possibile anche creare una versione “Calvinizzata” (con gli occhialoni luccicanti che sono in copertina) della propria foto qui.
AGGIORNAMENTO: sì, lo so che abbiamo un taglio di capelli simile! :)
Tweet explosion
La statusfera avanza. Servono commenti? Betting on the Real-Time Web.
(grafico di BusinessWeek, via Pandemia friendfeed)
Ho camminato e ho visto cose che…
Nascosto dopo l’ultima svolta e ansimando alla fine della corsa c’è il sole. Appeso a un chiodo e mutato in cappello da un genio maligno (lo vedo, abita gli specchietti), eppure risplende e inonda di luce cornici in cui solida resta. Se non lo vedi non sai nulla, credimi, piuttosto che credere alle apparenze.
(foto di Ornella Mazzola)
“Microsoft Unplugged”
Il mese scorso ho partecipato insieme ad altri blogger a Microsoft Unplugged, un incontro alla sede Microsoft di Segrate per scambiare opinioni con l’amministratore delegato Pietro Scott Jovane e altri responsabili di prodotti e servizi del team italiano. È stata un’occasione piacevole; ho partecipato ad altri incontri simili in passato, seguo quando posso mclips e mi viene da dire che c’hanno preso gusto a conversare! Ho avuto degli scambi molto interessanti con Carlo Rossanigo, Pierpaolo Boccadamo e Luca Colombo. C’è ormai anche un certo clima di familiarità e si va ben oltre l'”aziendalese”. :)
Si è parlato molto di Windows 7 e del contenzioso con l’Unione Europea che potrebbe portare al paradosso di un sistema operativo distribuito senza browser in anni in cui Internet è tutto. Le ragioni di Microsoft sono valide e si può soltanto sperare che si arrivi a una composizione del conflitto che non sia potenzialmente penalizzante per il consumatore.
La mia attenzione è stata quasi tutta per Surface (mi piace e non mi dispiacerebbe piazzarlo al centro della living room anche se mi sembra che al momento il mercato a cui punta non sia quello consumer). Potete vederlo in azione in questo video soprattutto con un’applicazione per i medici.
Perché registrare un .tel?
Questi qui sanno come promuovere i domini .tel… :D
Mi stanco
Mi stanco delle cose, delle persone, dei lavori e anche dei luoghi.
Mi stanco di ciò che mi piaceva, mi stanco delle canzoni.
Un weekend al Feudo Principi di Butera (Zonin)
Un weekend di maggio sono stato ospite, complice Marco Massarotto di Hagakure, al Feudo Principi di Butera a Riesi (Caltanissetta). Nelle terre di colui che fu il primo principe del Regno di Sicilia (guidava uno dei bracci del Parlamento siciliano) oggi la famiglia Zonin produce vini. Sono stato accolto e guidato da Antonio Cufari che è stato un perfetto padrone di casa (anche insieme a Irene Milazzo).
Quando vado a visitare realtà produttive parecchio lontane dal mio lavoro cerco di calarmi nel contesto e di comprendere il funzionamento dei processi. Farlo nella campagna siciliana e in un periodo in cui le viti crescono e non c’è troppa frenesia è stato molto piacevole. Per tutto il tempo avevo in mente un riferimento cinematografico, Il profumo del mosto selvatico, ambientato in una tenuta simile.
Appena arrivato ho visitato le vigne che si estendono per 180 ettari in un terreno chiaro e anche complesso da coltivare, ordinatissime e a perdita d’occhio. La notte ho dormito nelle camere ricavate in un antico baglio con i ranocchi che gracidavano e un cielo stellato fantastico. Una sera abbiamo cenato a Licata da L’oste e il sacrestano. Poi gli odori e i sapori in campagna sono diversi, che ve lo dico a fare?
Il secondo giorno ho visitato la cantina insieme a un gruppo di scalmanati altoatesini che hanno comprato di tutto. :) Il mosto segue un processo di durata più o meno lunga per diventare vino, passando da botti, barrique e recipienti. I vini migliori, i cosiddetti “millesimati” (Deliella, Calat e Sanrocco), necessitano di cure particolari che partono dalle vigne (dove l’uva viene coltivata in maniera meno intensiva e vengono selezionati i grappoli migliori) e passa per una fermentazione più lunga e laboriosa.
L’imbottigliamento avviene in un’area apposita con una macchina capace di lavare la bottiglia, riempirla correttamente, tapparla, attaccargli l’etichetta e posizionarla sul pallet. Mi piacerebbe tornare in autunno e vederla in funzione, oltre a vedere la vendemmia. Mi hanno spiegato che la scelta del momento in cui si raccoglie è importantissima ed è una delle decisioni più delicate da prendere per chi vinifica.
Oltre a segnalare il vino Riesi non posso fare a meno di notare che il posto è molto bello e, se vi capita di passare da quelle parti quando le cantine vengono aperte al pubblico, va visitato.
Il prontuario del crisis management online
Roberto Favini ha scritto un bel prontuario sul crisis management online: 15 punti per gestire le emergenze online.
Ford Italia e i blogger per la Ka
Il mese scorso (sì, lo so, sono in ritardo col post…) Ford ci ha invitati a Roma (al ReD) per presentarci la nuova Ka e una mappa Socialight.
Abbiamo ascoltato il presidente Gaetano Thorel e un rappresentante dell’agenzia Wunderman. Ford è partita un po’ in ritardo in Italia rispetto ad altri marchi dell’automotive ed è apprezzabile questa voglia di comunicare con i blogger; c’era un po’ di timidezza (e alcune risposte goffe) ma vanno incoraggiati, andrà sempre meglio. Wunderman mi ha deluso…presentazione confusissima, discorso farcito di termini inglesi evitabili, dati bassini presentati come successoni.
Grazie a Digital PR per l’invito.
Project Natal
Nel 2010 arriveranno novità non da poco per l’interazione con i videogiochi. All’E3 Microsoft ha presentato Project Natal. Il video dice molto più delle parole che potrei dirvi io. :)
Grazie a Filippo per la segnalazione.
La mappa dei social network
Vincenzo Cosenza ha realizzato (utilizzando dati tratti da Alexa e da Google trends) un’interessante mappa che raffigura i social network più diffusi nel mondo.
La mappa sta facendo il giro dei social media in tutto il mondo e a me fa molto piacere. Complimenti! :)
Statusfera
Giovedì scorso è stato pubblicato su nòva 24 (l’inserto tecnologico de Il Sole 24 ORE) un mio articolo sulla statusfera (il contesto di contenuti e relative relazioni legati agli status di facebook, twitter, friendfeed, Windows Live Messenger, ecc): Esplorando la statusfera.
The girl and the robot
The girl and the robot dei Röyksopp feat. Robyn su vimeo.
Virgin Radio: “Rock save Italy”
Gli amici di Virgin Radio (che ho visitato a gennaio, post 1 – 2) sono fuori con la campagna Rock save Italy curata dall’agenzia Independent Ideas con foto di Wayne Maser e Lapo Elkann come testimonial.
Mi piace molto l’idea della Union Jack con i colori dell’Italia…perché non farne un gadget? Giro l’idea ai ragazzi di Finelco che adesso hanno anche un blog.