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Un prete controcorrente

«Un parroco di Castellamare di Stabia, in aperta polemica con il vescovo di Caserta accusato di “terrorismo pacifista”, ha esposto questa mattina sulla sua parrocchia le bandiere americana e italiana. «Non ne possiamo più di preti che espongono l’arcobaleno della pace o che marciano in cortei sotto i vessilli delle bandiere rosse», ha detto nella sua omelia domenicale don Beniamino Di Natale, parroco della chiesa di Santa Maria dell’Arco a Pontepersica, una frazione di Castellamare». (Fonte: la Repubblica.it)

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Il tema del dottorato

Alle ore 9:00 ci ritroviamo presso il polo di economia, pronti per iniziare il tema del dottorato in un’aula che – lo scopriamo poco dopo – è stata prenotata, ma in realtà è in ristrutturazione. Mi cade la faccia a terra per la padovana che starà accorgendosi del fatto che il mito della disorganizzazione della Sicilia non è soltanto un mito…

Ad ogni modo, dopo più transumanze tra scalinate del Dipartimento di metodi quantitativi per le scienze umane e stanzette alla fine di tetri corridoi, approdiamo nel seminterrato, nel laboratorio di informatica dove inizia alle 11:15 il nostro tema+relazione al commento. Che è pure non banale e interessante, stimolante da fare. Siamo in 20. Quasi tutto fila liscio e alle 16:20 sono fuori.

Mi è sembrato un sogno…da cui mi risveglio con le dita incrociate.

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Conto i giorni alla fine…

Titolo minaccioso per il mio piccolo post prima di andare a dormire.

Conto i giorni alla fine dell’avventura della selezione per i dottorati di ricerca, a cui mi preparo con insofferenza e aspettando di sapere come è andata a finire, per dare un assetto definitivo a questo autunno/inverno.

Stasera ho visto Il gladiatore di Ridley Scott…non male.

Ho fatto i complimenti alla Pizia per il suo blog…veramente ben fatto…in italiano corretto e con uno stile affabulatore…

Laura ha preso 26 in biochimica…finalmente ha finito questa materia.

Darietto mi ha appena mandato un demo di base dance…credo che se avesse impiegato la serata a far altro non mi sarei rovinato le orecchie con questa “schifezza” prima di andare a letto! ;)

Vedo le immagini del Vittoriano e penso a quei ragazzi morti in Iraq…mi viene un brivido ma mi ricordo che non ne voglio parlare sul blog, perché la morte mi lascia sempre senza parole…

A proposito di blog, Beny & Dav fanno un uso altamente improprio del termine indicando con questo nome le scene scartate dai loro video… Che volessero scrivere blob? Con questo pubblica “tirata d’orecchie” mi ritiro…

Buonanotte web!

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Amicizia/complicità tra ragazzi e ragazze

Problema

F: «Tutti i miei amici sono ragazzi, mi trovo meglio con voi… Io e te siamo amici!».

M: «Non credo all’amicizia tra ragazzi e ragazze; credo che prima o poi, da parte di uno dei due o di entrambi, ci sia attrazione e questo rovina tutto…ma è nella natura delle cose che vada così… Non so se sono tuo amico (ovvero un po’ mi piaci già…)».

Intelligente soluzione

F: «Credo che nei rapporti tra ragazzi e ragazze ci si debba basare sulla complicità…che si rimanga a parlare, si finisca a letto o altro, l’importante è essere complici».

Commento

Sono d’accordo.

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Recensione Matrix Revolutions

ATTENZIONE! SE NON AVETE ANCORA VISTO IL FILM, VADE RETRO…ALTRIMENTI VI ROVINO LA FESTA!

Eccomi qua dopo la visione di Revolutions.

Intanto, devo proprio dire che Palermo è una bella città…niente da dire…bel clima…monumenti…ma in quanto a reattività culturale siamo a livelli bassini… Mi sono premurato di recarmi al cinema ben un’ora prima della “zero hour global release” ed eravamo io e (con tutto il rispetto) una decina di picciottelli brufolosi usciti dalla scuola. Mi aspettavo ben altri fermenti e un interesse maggiore visto che in altre città si sono scannati per prenotare, con tanto di carte di credito e liste di attesa…

Comunque…andiamo al film. Mi sento sballottato perché ho seguito la proiezione con grande attenzione…forse anche più di quella necessaria…temendo dialoghi forse deliberatamente incomprensibili come in Reloaded che non ci sono stati.

Il primo tempo somiglia un po’ al secondo film…un po’ cervellotico, ma con alcune scene di alto livello…come quelle di Neo alla stazione del treno e la visita (con sparatoria “sul tetto”) al locale notturno del Merovingio da parte di Morpheus, Trinity e Seraph.

Nel secondo tempo ci sono immagini stupende dell’assedio a Zion da parte delle macchine! Un po’ meno convincente il combattimento finale tra Neo e Smith (mitico agente Smith/Hugo Weaving! È forse il miglior personaggio/interprete della trilogia!)…ma Neo muore (come già Trinity) o no? Secondo me no…e lo dico perché dopo che viene scollegato da Matrix viene visualizzata un’immagine della città delle macchine “dorata” come le precedenti visioni che lui (cieco) “vedeva” con la mente…(quindi è vivo!?).

Al momento ho una certa confusione, come dicevo, perché devono ancora sedimentare le metafore (una al volo? Seraph/angelo custode…) e devo metabolizzare la trama e gli espedienti narrativi, oltre alle inevitabili incongruenze che saranno certamente contestate ai Wachowski nelle apposite sedi in cui i fan si riuniscono, dentro e fuori dalla Rete.

Globalmente, posso dire di aver amato e di amare molto questa saga fantascientifica che mi ha aiutato a ripescare alcuni concetti filosofici su cui ero già passato al liceo e ha contribuito a creare sinapsi nella mia testolina che mi saranno utili (prima o poi).

Quindi, vale la pena di andare a vedere Matrix Revolutions e…lunga vita alla trilogia di Matrix!

P.s.: i dialoghi tra l’Oracolo e l’Architetto e tra l’Oracolo e Sathi alla fine del film lasciano ampi spazi a ulteriori sequel e sviluppi…

“Matrix Revolutions”

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Adieu Project!

Venerdì è stato il mio ultimo giorno nella web agency in cui ho lavorato negli ultimi tre anni. È strano abbandonare un posto che hai imparato a sentire come familiare, come uno dei tuoi “nidi” in giro per il mondo. Però era arrivato il momento in cui non potevo più rimandare.

Nessun rimpianto, quindi, e…ad maiora! :D

Festa di congedo dalla Project!

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“Io no”

Mercoledì sono andato a vedere in anteprima Io no, il film di Ricky Tognazzi e Simona Izzo. Mi sembrava una di quelle prime cinematografiche pallose, invece il film si è rivelato ben fatto, con un buon mix di sorrisi e lacrime ed è condito da due superbe interpretazioni di Gianmarco Tognazzi (soprattutto) e di Francesco Venditti.

È anche uno di quei film che fanno riflettere sui valori, sugli stereotipi, sui modi di andare controcorrente verso/pensando di andare incontro al la libertà. Se potete, andatelo a vedere!

“Io no”

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